Puro Reportage / Magda e Adriano @ I Luoghi di Pitti
Fotografie di Luigi Porzia e Mario Barone
Adriano è un amico di vecchia data, fin da quando da ragazzi, nei tanti concerti e serate insieme era per me il “faro nella notte”, ovvero l’amico spilungone con i capelli rossi che riuscivo facilmente a individuare quando mi perdevo nella folla (cosa frequentissima). Adriano e i suoi amici sono sempre stati bravi ragazzi e super simpatici, intraprendenti e molto capaci nei loro lavori e interessi; insomma una comitiva di ragazzi fichi, non esattamente la mia comitiva ma una comitiva parallela e coetanea alla nostra.
Quando mi ha chiamato, poche settimane prima del suo matrimonio, per fotografarlo è stato un grande piacere poter ritrovare tanti amici che nel corso degli anni si sono trasferiti per brillanti motivi di lavoro all’estero, dall’Olanda all’Inghilterra. Insomma una festa di cui mi sono sentito partecipe fin dalla prima telefonata tra di noi.
Solo il giorno del matrimonio nella masseria de I Luoghi di Pitti, ho avuto poi l’occasione di conoscere Magda, sua moglie e i loro bellissimi 3 figli Dalia, Emilio e Alma. Magda, la sua famiglia e i suoi amici sono Veneti DOC, gente pratica, schietta e sincera e persone sempre inclini al divertimento, alla festa e al buon vino! Insomma la formula perfetta per un matrimonio fighissimo: divertente, carico di risate, abbracci…e un tasso alcolico ideale per i festoni.
Silvio Lorusso, anch’egli amico di vecchia data e testimone dello sposo, ha letto poi la migliore lettera che abbia mai sentito durante un rito civile, non la classica sviolinata sdolcinata bensì una poesia in quartine, con rime incrociate e baciate, che ha divertito tutti gli ospiti e me per primo.
Siccome merita, con il permesso dell’autore ve la riporto qui:
Major Lazer di Silvio Lorusso, 17 giugno 2021
C'è chi viene da vicino
C'è chi arriva di lontano
Per il sacro conticino
2 = Magda + Adriano
A me tocca il testimonio
Mentre officia Palasciano
Con quel taglio da gitano
Ecco fatto il matrimonio
Ma chi sono questi due?
Anzi cinque, forse sei!
Più in là io non andrei
Ché poi troppi son gli sghei
La si vede e la si sente
Questa coppia giovanile
Il contegno che non mente
Il trambusto che è infantile
Fa stupore nella gente
Quella ritmica febbrile
Non gli manca proprio niente
Gewürztraminer in barile
Psicologica è la mamma
Raggaeton? Certo, lo balla
I tattoo fin giù sul collo
Ma del piede! Un ideogramma
Tenero, cortese e goffo
L'aitante vendeur baffuto
Spesso dal naso lo sboffo
Che a volte mi pare Pluto
Incontenibile la Dalia
Giunta qui con Alitalia
Quando dice dentrificio
Pensa al fuoco d'artificio
Forte Emilio, et pensoso
Son stanco, pesa, lo poso
Biondo con sguardo degno
Meccanico pare l'ingegno
Piccolo fiore, Alma, di loto
Vista finora solo in foto
Però d'affetto parte il moto
In chat, persino da remoto
E Benito, poverino?
Non respira 'sto carlino
Polpettina nera nera
Viene e ti annus l' pier
Siamo stati davvero bene io e il buon Mario Barone che mi ha affiancato con questo reportage fotografico. Questo lavoro lo possiamo davvero definire tale, un reportare puro, senza fronzoli, senza neanche una tradizionale foto in posa degli sposi…sì nemmeno una, ma con solo un paio di foto di gruppo. Mario Barone è un brillante e giovanissimo collega di Altamura, diplomato presso una delle scuole di fotografie più illustri d’Italia, e con un guizzo creativo davvero originale, che per la prima volta si è cimentato in un matrimonio cavandosela alla grande direi e intuendo fin da subito i momenti clou della giornata, così come la complessa dinamica di collaborazione tra fotografi (non proprio scontata).
Il mio lavoro è quasi sempre incentrato sulle basi del reportage, sullo sforzo di catturare quanti più momenti spontanei possibili, sulla capacità di scattare tante fotografie alla ricerca costante di quel famoso “momento decisivo” (caro a Henri Cartier-Bresson) che in qualche modo congeli un’emozione vera, un momento reale, non una messa in scena. Spesso però questa volontà di scattare in reportage viene addolcita (come fosse una sorta di compromesso professionale) con la realizzazione di alcune fotografie in posa degli sposi, che tanto fanno parte della tradizione della fotografia di matrimonio; tradizione in alcuni casi un pò snaturata dall’eccessivo esercizio di scattare foto dall’effetto wow. Non sono contrario alle tradizioni, anzi le rispetto, ma questo lavoro è stato un vero esperimento di come si possa gestire un intera giornata di matrimonio senza nessun artificio e puntando solo alla composizione del caos. Spesso questo può impaurire i fotografi che con le foto in posa “effetto wow” si garantiscono almeno una base fotografica, e invece questo matrimonio è stato un banco di prova (almeno per me) che “un altro matrimonio è possibile”.
Infine, ma non per importanza, un plauso allo staff de I Luoghi di Pitti, sempre garanzia di qualità, cortesia e disponibilità. Inutile negare il mio debole per questa masseria che ci ospita sempre come membri della grande famiglia Moramarco.